Smettila Di Reprimere Tuo Figlio.

 Ho deciso di parlarvi di un libro dal titolo avvastanza provocarorio, ma che ho trovato davvero utile per noi genitori. Si tratta di “Smettila di reprimere tuo figlio”, libro scritto da Roberta Cavallo e Antonio Panarese, formatori specializzati nell’infanzia secondo natura, consulenti genitoriali e fondatori di BIMBIVERI, la società per la crescita felice dei bambini secondo natura.

Dopo essersi formati presso la scuola di formazione L’Oasi Naturale” di Angela Pedicone, infermiera pediatrica, naturopata e ideatrice del metodo “Puericoltura naturopatica”, gli autori hanno deciso di portare avanti i suoi insegnamenti e attività, ispirandosi soprattutto alla sua grande dote di “leggere dentro” i bambini e gli adolescenti e di risolvere le difficili situazioni che le sottoponevano le mamme. Hanno cosi gestito per 5 anni, a partire dal 2008, un centro residenziale con bambini in affido famigliare, collaborando con i servizi sociali. Dopo la morte di Angela gli autori, visti i risultati positivi raggiunti, hanno fondato “Bimbiveri” e hanno creato la “Mappa per la Crescita Felice”, onde fornire tutti gli strumenti per crescere un bambino nella serenità e nella gioia.

“Smettila di reprimere tuo figlio” si propone come guida per noi genitori, in quanto intende aiutarci ad attivare una consapevolezza naturale e innata e fornirci informazioni utili per la gestione delle difficoltà nella crescita dei nostri figli.

Trovo che la straordinarietà del libro stia nelle premesse teoriche che sono alla base dei consigli forniti dagli autori.
Nel rivolgersi a noi genitori, Antonio e Roberta contattano prima di tutto quella parte bambina di noi che, nonostante l’età adulta, forse non é mai cresciuta o é cresciuta male e chiede cancora attenzione, protezione e amore, magari attraverso la malattia, l’ansia, la rabbia, la depressione, la frustrazione…
Tutti siamo venuti al mondo con una sola richiesta: “Tutto quello che i bambini chiedono una volta venuti al mondo è di essere amati, e di essere amati per quello che sono”. [cit]
Ognuno di noi nasce perfetto a modo suo, amabile e speciale. Ma quasi sempre succede che la parte bambina di quelli che si dovrebbero occupare di noi, purtroppo, a suo tempo, non fu amata incondizionatamente. Cosi accade che a nostra volta cadiamo nella trappola del “devi essere/non devi essere”, perpetuando un circolo vizioso che si ripete di generazione in generazione. Per spezzarlo abbiamo bisogno di ricontattare la nostra parte bambina e far pace con lei.
Imparare ad amare noi stessi, smettere di reprimere noi stessi, è dunque il primo passo per poter donare amore incondizionato ai nostri bambini e non “reprimerli”.
Fai di tutto per essere felice, risolvi i conflitti con il passato, amati e realizza te stesso. L’apatia, la rabbia, il rancore sono contagiosi. Tuo figlio ti osserva e ti imita o comunque, anche senza volerlo, assorbe i tuoi atteggiamenti e le tue ferite. Se vuoi che sia davvero felice, iniziare da te è il modo più semplice. [cit]”

Obiettivo del libro è farci capire che dobbiamo imparare a osservare e ascoltare i nostri bambini perché solo loro possono dirci quello di cui hanno bisogno. Mediante la spiegazione delle tre fasi di crescita attraverso le quali passano i bambini da 0 fino a 21 anni, il libro fornisce chiarimenti e consigli pratici su come gestire, accogliere e vivere le varie fasi nel modo meno traumatico possibile.

Molto interessante anche l’analisi del rapporto con il cibo. Il libro illustra come uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata siano necessari per l’armonia e la crescita serena del bambino e della famiglia. Come bevande gasate, merendine industriali, consumo di latte latticini carne, una vita sedentaria influiscano inevitabilmente sullo sviluppo psico-fisico dei nostri bambini. Vengono anche elencati i 9 falsi miti dell’alimentazione, tra i quali il fatto che il latte di mucca sia fondamentale per la crescita.

In conclusione, data anche la presentazione di molti casi pratici, reputo che il libro sia una fonte preziosa per noi genitori alle prese con l’arduo compito e desiderio quotidiani di realizzare la Crescita Felice dei nostri figli.

A questo link potete leggere le prime 40 pagine del libro:
http://www.anptraining.net/smettila-di-reprimere-tuo-figlio/

Il sito degli autori:
http://www.bimbiveri.it/smettila-di-reprimere-tuo-figlio-bestseller/

La pagina FB di Bimbiveri:
https://www.facebook.com/bimbiveri

Il canale Youtube di Bimbiveri:
https://www.youtube.com/user/Bimbiveri?feature=watch

Dall’alimentazione alla ricostruzione in gel: trucchi e consigli per unghie impeccabili

  Quanto curiamo noi mamme le nostre unghie? Diciamoci la verità, tra il lavoro, i figli, la casa e gli impegni vari le nostre mani vengono spesso trascurate. Ma è pur vero che oggi pochissime donne, dalle ragazze più giovani alle nonne, rinuncerebbero ad una buona manicure e ad una decorazione in linea con il look oppure con l’umore del giorno.

Le mani sono un importantissimo strumento di comunicazione. Basti pensare a quanto una semplice stretta di mano possa dirci di una persona, già al primo incontro. Molti di noi, poi, sono abituati a gesticolare e a sottolineare il senso delle proprie affermazioni durante una conversazione proprio muovendo le mani, per coinvolgere l’interlocutore ed enfatizzare quanto sostenuto.

L’aspetto delle mani è fondamentale in molti ambiti lavorativi. In tutte le situazioni in cui è previsto il contatto con il pubblico, le mani curate, pulite ed ordinate aiutano a mettere a proprio agio il cliente e a trasmettergli una sensazione di sicurezza ed affidabilità.

Molti uomini e donne confermano che le mani sono uno dei primi particolari che catturano l’attenzione quando si conosce un potenziale partner, confermandone il ruolo di punta per quanto riguarda i meccanismi della seduzione. In sostanza è evidente che, nella società moderna, le mani curate ed attraenti rappresentino un ottimo biglietto da visita, capace di rivelarsi di grande aiuto in molte situazioni diverse.

Quando si parla di cura delle mani, non può certo essere trascurata l’importanza rivestita dalle unghie: una perfetta manicure completa qualunque look, aiutando ad apparire eleganti ed impeccabili in ogni circostanza.

Se è vero che le mani e le unghie curate hanno una grande importanza nel mondo di oggi e sono in cima alla lista delle preoccupazioni estetiche di molte ragazze e donne, è altrettanto vero che mantenerle sempre belle e in ordine non è affatto facile.

Molte delle attività che svolgiamo quotidianamente mettono a rischio l’integrità delle unghie: praticando sport, svolgendo le faccende di casa o quelle lavorative, le unghie possono indebolirsi, assumere un aspetto poco sano, spezzarsi, o andare incontro a vere e proprie patologie.
Sapere come comportarsi in ogni situazione, quali precauzioni prendere per assicurare l’incolumità delle proprie unghie e come agire per risolvere le problematiche più comuni non sempre è facile. Spesso, i trucchi e i consigli di amiche e conoscenti per avere unghie perfette si rivelano privi di fondamento mentre, in altri casi, si commette l’errore di affidarsi a prodotti di scarsa qualità oppure alle mani di onicotecniche ed estetiste poco preparate.

Se l’aspetto delle unghie è fondamentale sia per gli uomini che per le donne , è risaputo che è sopratutto il gentil sesso ad amare le infinite possibilità in termini di stili, forme, colori e decorazioni con le quali è possibile abbellire e valorizzare queste semplici lamelle di cheratina.

La passione tutta al femminile per la nail care  vede le sue origini perdersi nella notte dei tempi. La decorazione delle unghie era, con certezza, già ampiamente diffusa presso gli antichi egizi; tuttavia, testimonianze di pratiche di questo tipo giungono da popoli sparsi in tutto il mondo e da epoche ben più remote.

Nel corso della seconda metà del Novecento, questo costume è andato diffondendosi sempre più e, sull’onda delle tendenze lanciate dalle dive e dalle celebrità del mondo dello spettacolo, si sono susseguite le mode più disparate per quanto riguarda forma delle unghie, colore degli smalti e stili nella loro applicazione.

Il crescente interesse per il mondo della nail care ha rappresentato una ghiotta occasione per le case di produzione di cosmetici, che sfornano a ritmo continuo nuovi prodotti per curare e decorare le unghie: da lime di ogni forma e con qualunque grana a smalti speciali che permettono di ottenere effetti fluo, metallizzati o marmorizzati. 

Negli ultimi anni, sono addirittura nate nuove figure professionali, dedite proprio alla cura delle mani e delle unghie: quella dell’onicotecnica e quella della nail artist. Nel primo caso, ci si riferisce ad una professionista che si occupi di eseguire manicure, applicazioni di unghie finte, ricostruzioni e trattamenti mirati al benessere e alla bellezza della pelle delle mani.

Quella della nail artist è una professione ancora più originale ed interessante: con questo termine si indicano veri e propri artisti dediti alla creazione di decorazioni delle unghie uniche ed originali, che vengono realizzate a mano, utilizzando i più svariati strumenti e facendo ricorso a molte tecniche diverse. La bellezza delle opere realizzate da alcuni di questi artisti ha già portato all’organizzazione di competizioni e mostre, in occasione delle quali si celebra il fascino di questi piccoli capolavori, effimeri per definizione, ma di grande impatto estetico.
Per fare un po’ di ordine nella miriade di informazioni che è possibile reperire in tema di nail care, cerchiamo di prendere in considerazione gli aspetti salienti che devono essere valutati se si desidera far sfoggio di una manicure insuperabile e soprattutto sana.

Nutrire le unghie dall’interno

L’alimentazione gioca un ruolo di primo ordine nel garantire la nostra salute e bellezza. Questa regola vale in assoluto, ma in modo ancora più specifico per la pelle, le unghie e i capelli.

Questi tessuti, infatti, sono soggetti ad un continuo ricambio legato agli stress meccanici, fisici e chimici che continuamente subiscono. Affinché lo sviluppo e la crescita delle nuove cellule possa avvenire in modo corretto, è essenziale che l’organismo disponga di tutti i nutrienti necessari.

Proteine e aminoacidi sono in assoluto i composti più importanti per la salute delle unghie. La lamella ungueale è difatti costituita da cellule morte colme di cheratina, una particolare sostanza proteica che costituisce anche i capelli e lo strato corneo della pelle.

Per questo motivo è importante che la nostra dieta preveda sempre un sufficiente apporto di proteine, presenti in abbondanza nella carne, nel pesce e nei legumi e, più nello specifico, di aminoacidi solforati (metionina e cisteina), contenuti soprattutto nell’albume d’uovo e nelle carni bianche.

Anche i sali minerali svolgono un ruolo importante nel processo di formazione delle unghie e l’assunzione di alimenti ricchi di ferro, zinco, selenio e rame, aiuta a contrastare lo sviluppo delle classiche macchioline bianche sulla loro superficie (leuconichia).

La vitamina A e quelle del gruppo B, in particolare la vitamina B6 o piridossina sono coinvolte nel processo di sintesi della cheratina e, per questo motivo, una loro carenza si riflette immediatamente sull’aspetto delle unghie, che appariranno più fragili e tenderanno a sfaldarsi. Queste vitamine sono presenti in elevate quantità negli alimenti di origine vegetale di colore rosso e arancione, nei cereali e negli ortaggi verdi.

Il lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae), tipicamente assunto sotto forma di capsule, rappresenta un integratore alimentare ottimo per la salute della pelle e degli annessi cutanei, proprio perché naturalmente ricco di aminoacidi solforati e vitamine del gruppo B. Può essere assunto periodicamente per rinforzare le unghie e proteggerle nei periodi di maggiore stress.

Bere molta acqua nel corso della giornata è un’abitudine molto salutare che si rivela utile anche per mantenere lucide e compatte le unghie che, specie con il passare degli anni, tendono a perdere la capacità di mantenere una buona idratazione, apparendo sempre più opache.

Manicure e trattamenti di bellezza

Per avere mani belle e in ordine è indispensabile concedersi almeno una manicure settimanale. La soluzione migliore è quella di rivolgersi ad un centro estetico e godersi un’esperienza rigenerante, affidandosi alle cure esperte di una onicotecnica.

Per chi fosse in cerca di un modo per contenere le spese e per le amanti del fai-da-te, è sempre possibile prendersi cura da sole delle proprie unghie.

Gli step fondamentali per una manicure perfetta sono:

  • pulizia della mani, che devono essere levate con un sapone neutro e delicato, per poi essere asciugate con cura. Ogni residuo di smalto o di precedenti trattamenti deve essere rimosso facendo ricorso agli appositi solventi;
  • taglio e limatura delle unghie, passaggio durante il quale le lamelle vengono accorciate e modellate nella forma desiderata. È importante che i margini delle unghie risultino perfettamente lisci e privi di irregolarità;
  • ammollo delle mani in una soluzione di acqua calda e succo di limone, oppure contenente oli essenziali dall’azione tonificante e rilassante;
  • rimozione delle cuticole, che non devono essere tagliate ma sistemate utilizzando un bastoncino di arancio.

A questo punto, le unghie sono pronte per essere smaltate e colorate. L’applicazione di un prodotto classico, indipendentemente dalla tonalità desiderata, deve avvenire secondo le seguenti regole:

  • lo smalto deve essere steso utilizzando l’apposito pennellino, solo dopo averlo liberato dal prodotto in eccesso, premendolo contro il bordo interno del collo della boccetta;
  • il colore va steso dal margine superiore dell’unghia a quello inferiore, con pennellate ampie e continue;
  • si deve procedere stendendo un primo strato ed aspettando che asciughi completamente, senza soffiare o ricorrere al phon o ad altri espedienti. Per ottenere un colore più intenso è possibile ripetere l’operazione applicando un secondo strato di smalto;
  • infine, è consigliabile ricorrere ad uno smalto sigillante, che vada a fissare il risultato ottenuto aumentandone la durata.
  • Eventuali sbavature possono essere corrette usando un bastoncino di cotone bagnato con l’acetone.

    A tal proposito, è importante sottolineare che questo composto, utilizzato per la rimozione dello smalto, esercita un’azione molto aggressiva sull’unghia, disidratandola fortemente.

    Per questo motivo, si consiglia di lasciar sempre trascorrere qualche giorno tra un’applicazione di smalto e quella successiva e di non cambiare il colore troppo frequentemente. Può essere una buona idea ricorrere all’uso di prodotti naturali che presentino formulazioni delicate.

    Di tanto in tanto è opportuno lasciare le unghie libere, per dar loro modo di rigenerarsi, sottoponendole a qualche trattamento nutritivo e riparatorio.

    Esistono molti prodotti naturali che possono rivelarsi alleati perfetti della bellezza delle nostre unghie. Tra questi, vogliamo ricordare l’olio di oliva e il succo di limone, con cui è possibile preparare un’emulsione idratante e schiarente da stendere sulle unghie.

    Allo stesso modo, l’olio di mandorla, di ricino e di germe di grano, in virtù del loro elevato contenuto di vitamina E dalle spiccate proprietà antiossidanti, sono perfetti per andare a nutrire e a proteggere le unghie.

    La ricostruzione in gel

    Da qualche anno a questa parte, si è andato affermando un trattamento grazie al quale è possibile ottenere unghie davvero perfette, decorate a proprio piacimento e molto durature: la ricostruzione in gel. Si tratta di un escamotage perfetto per chi presenta unghie fragili e molto lente nella crescita, oppure per chi sogna una manicure sempre curata pur avendo poco tempo a disposizione. Uno specifico gel va a ricoprire l’unghia naturale e, una volta reso solido grazie alla reazione di polimerizzazione catalizzata da una lampada UV, questo forma una struttura molto rigida che può tranquillamente resistere per settimane.

    Rispetto alle unghie finte di un tempo, che venivano incollate sul corpo ungueale, con le ricostruzioni si ottengono risultati molto più fini e naturali.

    Un lavoro davvero impeccabile richiede una buona manualità e molta esperienza, specie per la fase di preparazione dell’unghia, che deve essere accuratamente limata, sgrassata e trattata con prodotti che ne aumentino l’adesività e per la stesura del gel, che deve formare una bombatura nella giusta posizione per garantire la stabilità dell’intera struttura.

    Facendo un po’ di pratica sarà possibile realizzare le ricostruzioni anche senza rivolgerci ad un centro estetico. In ogni caso, rimane essenziale la scelta di prodotti di qualità, possibilmente made in Italy e con la garanzia di formulazioni sicure e a norma di legge.

    Usufruendo dei servizi offerti un portale e-commerce dedicato alle forniture per centri estetici, si avrà la possibilità di reperire dei gel per la ricostruzione delle unghie efficaci, inodore e atossici, scegliendo tra un’ampia selezione di nuance e texture.

    Tra gli altri prodotti e strumenti necessari per realizzare le unghie in gel ricordiamo lo sgrassatore, il primer acido, il gel base e quello fissante (a meno che non si opti per il gel monofasico, ovvero tutto in uno), nonché le lime, il buffer e il fornetto UV.

    La rimozione delle coperture in gel rappresenta una fase molto delicata. In molte commettono l’errore di rimuovere le unghie artificiali un pezzetto alla volta, strappandole e danneggiando seriamente l’unghia naturale sottostante. L’unico modo sicuro di agire consiste nell’utilizzare una lima o una fresa per rimuovere tutto il gel, facendo attenzione a non intaccare la lamella ungueale.

    Il pericolo onicomicosi

    Uno dei nemici più insidiosi per la bellezza delle nostre unghie è rappresentato dalle onicomicosi, ovvero le infezioni fungine.

    Questa patologia è molto frequente, data la semplicità con cui può essere contratta. Il contatto con strumenti per la manicure, o con superfici contaminate con le spore fungine è la prima causa di onicomicosi, una condizione che causa prurito, fastidio ed altera profondamente la struttura dell’unghia favorendone lo sfaldamento e modificandone il colore.

    Oltre a risultare particolarmente antiestetica, un’unghia colpita da un fungo, se non trattata, può addirittura andare incontro all’onicolisi, ovvero al distacco della lamella dal letto ungueale.

    La prevenzione di questa patologia richiede l’osservazione di un’attenta igiene, per cui è necessario evitare di condividere gli strumenti per la manicure con altre persone e pretendere che ne vengano impiegati di sterilizzati o monouso quando ci si sottopone ad un trattamento estetico. Particolare attenzione deve essere posta nelle piscine e negli spogliatoi, dove è importante non camminare mai scalzi.

    La cura di un’onicomicosi richiede tempi piuttosto lunghi, ma raramente sfocia in complicazioni. Per il trattamento è possibile ricorrere a creme antimicotiche o a smalti curativi contenenti sostanze fungicide, in funzione dell’estensione della lesione. É inoltre importante intervenire in maniera tempestiva per evitare che il fungo si diffonda alle unghie limitrofe.

    Attenzione allo stress

    Lo stress è un grande nemico della nostra salute e della nostra bellezza e ciò vale anche per le unghie. Più nello specifico, è in costante aumento il numero di persone che soffrono di onicofagia, ovvero dell’irresistibile impulso a mangiarsi le unghie anche in età adulta. Questa patologia, ufficialmente inserita nella lista dei disturbi ossessivo-compulsivi, è spesso associata a stati ansiosi e ad una scorretta gestione delle stress.

    Oltre a rappresentare un comportamento molto sconveniente, l’onicofagia può causare gravi danni alla struttura delle unghie, rovinandole anche in modo irreparabile e provocando dolorose infezioni.

    Si può cercare di limitare questo comportamento utilizzando gli speciali smalti dal sapore repellente, o indossando guanti protettivi ma, in alcuni casi, si rende necessario intervenire sulle cause profonde del problema avvalendosi

    Aborto spontaneo: cause, prevenzione e sostegno psicologico

     

    L’inizio della gravidanza rappresenta un’incredibile fonte di gioia per molte coppie. L’emozione provata quando l’ennesimo test di gravidanza dà finalmente esito positivo, o quando con le prime ecografie si ascolta il lieve segnale del nuovo cuoricino che ha iniziato a battere è davvero difficile da descrivere.

    Sebbene oggi i medici e le istituzioni si preoccupino di fornire tutte le istruzioni e le raccomandazioni del caso alle coppie di futuri genitori, in molti casi la gravidanza viene affrontata senza la giusta consapevolezza per quanto riguarda il pericolo di aborto spontaneo. Con questo termine si indicano quelle interruzioni di gravidanza non volontarie, che in genere si verificano entro la 20a settimana di gestazione, a volte senza un’apparente motivazione. Non di rado, questo evento traumatico coglie di sorpresa la coppia, interrompendo di colpo il sogno di abbracciare il proprio piccolo e causando grande sofferenza.

    Va detto che questi tristi episodi sono in realtà molto comuni: stime recenti indicano che un numero variabile dal 10% al 25% di tutte le gravidanze termina con un aborto spontaneo. Alla luce di questi allarmanti numeri, ogni coppia desiderosa di allargare la famiglia dovrebbe essere consapevole di questa eventualità, da una parte per mettere in atto tutti i comportamenti atti a prevenirla, dall’altra per essere pronti ad affrontare un simile lutto, che spesso pesa molto a livello psicologico, soprattutto nella donna.

    Le principali cause

    Analizzare le cause che possono determinare un aborto spontaneo è molto importante. La convinzione che esso sia legato a comportamenti sbagliati o poco attenti della gestante è ancora piuttosto diffusa e incide in modo significativo sul terribile senso di colpa che molte donne provano dopo un simile episodio.

    Naturalmente, è innegabile che le attenzioni adottate sin dalle prime settimane di gravidanza siano molto importanti per garantire il benessere del feto. Grazie ad internet, oggi si possono reperire molte informazioni sui grandi cambiamenti che si verificano nel corpo della donna: siti ricchi di informazioni come Bravibimbi forniscono delle indicazioni utili sulla quinta settimana di gravidanza, il momento delicatissimo in cui solitamente viene accertato il concepimento. Tuttavia, molte delle cause alla base dell’interruzione di gravidanza spontanea sfuggono al controllo della gestante, rendendo vani tutti gli accorgimenti adottati.

    Una delle motivazioni più frequenti è la presenza di difetti cromosomici dell’embrione: il processo di formazione dei gameti femminili (cellule uovo) e maschili (spermatozoi) è molto complesso e delicato e, di conseguenza, soggetto ad errori. Quando il patrimonio genetico portato da una delle due cellule sessuali risulta essere danneggiato, la probabilità che si verifichi un aborto spontaneo è molto elevata. Anche alcuni problemi fisici della madre possono favorire questo evento, tra gli altri, ricordiamo la sindrome dell’ovaio policistico e condizioni patologiche particolari a carico dell’utero e della cervice, come la presenza di aderenze, polipi e fibromi.

    Improvvisi squilibri ormonali e gravi infezioni batteriche o virali si aggiungono alla lista delle possibili cause. Inoltre, va detto che esiste anche un certo numero di casi in cui le motivazioni dell’interruzione di gravidanza rimangono ignote.

    Un discorso a parte riguarda i pericoli connessi con l’età della gestante. Studi recenti indicano in maniera incontrovertibile che età della gestante e rischio di aborto sono direttamente proporzionali: tra i 35 e i 45 anni la probabilità di interruzione di gravidanza oscilla tra il 20 e il 35% e dopo i 45 anni, supera il 50%.

    Le coppie che intendono affrontare questo percorso in età avanzata dovrebbero essere sempre informate dei pericoli che riguardano anche l’aumento dell’incidenza di malattie genetiche e malformazioni nel nascituro.

    Come prevenire l’aborto

    Anche se molte della cause dell’aborto spontaneo non dipendono da fattori che possono essere controllati dai genitori, è possibile ridurre il rischio che se ne verifichi uno, adottando le giuste precauzioni. Quando si ha familiarità con eventi di aborto spontaneo o con particolari malattie ereditarie, la coppia dovrebbe sottoporsi ad una consulenza genetica, per valutare la situazione ed elaborare eventuali strategie.

    Rimangono validi tutti i consigli che generalmente vengono dati alle donne incinta, o in cerca di una gravidanza: già nelle settimane che precedono il concepimento è opportuno adottare uno stile di vita sano, ricorrendo ad una dieta corretta, praticando attività fisica in modo leggero ma regolare e rinunciando completamente ad alcol e fumo.

    In sostanza, sempre seguendo i consigli di un medico ginecologo, sarà necessario dedicarsi con attenzione al proprio benessere, evitando il più possibile stress e pericolosi eventi traumatici, come colpi o cadute. Una fonte di pericolo da non sottovalutare è rappresentata da farmaci, integratori e rimedi erboristici. Il consiglio è quello di consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi sostanza di questo tipo: è noto come alcuni particolari fitoestratti, come quelli di Ginseng e Guaranà, possano stimolare le contrazioni uterine, inducendo l’aborto.

    Superare il trauma dell’interruzione di gravidanza

    Quando nonostante tutte le cure e le attenzioni adottate si verifica un aborto, la coppia si trova ad affrontare un momento molto difficile.

    Molto spesso è la donna a subire le conseguenze psicologiche più gravi. Le speranze, le energie ed il grande amore riposto nel piccolo esserino che cresceva all’interno della pancia vengono improvvisamente vanificate, provocando un grande senso di vuoto e smarrimento. A ciò si aggiunge, in molti casi, il sentirsi responsabili di quanto accaduto, anche quando in realtà le cose non stanno così. Questa condizione di sofferenza può sfociare in una vera sindrome depressiva, o portare a temere l’eventualità di una nuova gravidanza, spesso minando la vita di coppia e la sua stabilità. È quindi importante essere pienamente consapevoli della possibilità che la gravidanza non proceda oltre le prime settimane.

    Quando le difficoltà a superare questo evento luttuoso diventano così forti da minare la qualità della vita della donna, è necessario ricorrere senza esitazione al supporto di una terapia psicologica, che potrà aiutarla ad elaborare e superare il trauma.

    Una “mostruosa” idea per festeggiare halloween coi vostri bimbi a Napoli

    Care mamme di Napoli, se volete far divertire i vostri bimbi allora approfittate di questo evento il 31 ottobre alle 17.30 presso la ludoteca IL MONDO DI DIDA e YAYA. Mostruose avventure li attendono!!!! Prenotatevi!!!!

      

    Cosa pensano le mamme italiane della nuova definizione di “famiglia”

      

    Ormai la definizione di “famiglia” si è evoluta, e mentre in Italia noi mamme facciamo fatica ad accettare questo cambiamento, in realtà anche il Parlamento Europeo ne ha preso atto. Oggi esistono le famiglie tradizionali e quelle omogenitoriali, quelle conviventi e quelle lesbiche e gay.

    Osservando i tempi di oggi è evidente come non siano un inno alla stabilità affettiva e relazionale e come sia in crisi cosa significhi realmente stare insieme e fare famiglia. Molti vivono relazioni flessibili, a tempo, che si esauriscono e che non si basano sull’incontrovertibilità di una scelta. Al contempo i limiti all’interno di ogni relazione vengono stabiliti dai protagonisti e dall’esterno non è ammissibile alcun giudizio. 

    Mi sono consultata con varie mamme prima di scrivere questo articolo e siamo tutte d’accordo sul fatto che tutti i nuclei famigliari debbano poter vivere dignitosamente e non schiacciati dalla morsa del fine mese e dal clima di precarietà che regna oggi, senza perdere tempo a fare distinzioni rispetto a cosa sia e cosa non sia la famiglia. 

    Ci siamo chieste: due donne anziane vedove che vivono insieme non sono una famiglia? Una ragazza madre e due figli non sono una famiglia? Due uomini che si amano e che condividono i loro spazi e le loro risorse non sono famiglia? Perchè due lesbiche non possono formare una famiglia, sentirsi madri adottando o prendendo in affidamento un bimbo, consentendogli possibilità che la condizione di orfano non può permettergli?
    Meno accordo lo abbiamo trovato sulla scelta di metter al mondo figli in caso di nuclei familiari omosessuali perché alcune di noi lo reputano un atto innaturale, con tutto il rispetto per chi opera questo tipo di scelta.  

    A molte di noi piace l’idea della bella la famiglia del Mulino Bianco formata da padre, madre e figli che vivono insieme in armonia. Ma, diciamoci la verità, quante ne esistono/resistono!??? 

    Di una cosa, tutte noi, come mamme, siamo convinte più di tutto: che la tutela del bambino/a sia da mettere al centro di qualsiasi discussione sulla famiglia e che i politici debbano preoccuparsi soprattutto di comprendere quale sia il reale bene per lui/lei, al di là di ogni definizione concettuale! 

     

    Cucinare sano per i nostri bimbi: qualche consiglio!

      
    Care mamme super,

    oggi vorrei parlare un po’ di scelte alimentari. Sono convinta che ognuna di noi si è spesso interrogata su quale sia lo stile di vita più sano da proporre ai nostri bimbi, quali cibi preferire e quali controindicazioni esistano quando optiamo per una dieta piuttosto che un’altra. Di certo, le scelte alimentari di ognuno dipendono da molti e diversi fattori, prevalentemente etici o legati ai valori nutrizionali. Quello che non dobbiamo dimenticare però è che per i bambini il cibo è soprattutto strumento di conoscenza e permette il loro sviluppo. Apprezzare il cibo soddisfa sì un bisogno primario ma serve anche ad esprimere il legame con l’ambiente in cui sono inseriti: la famiglia, la scuola, gli ambienti di gioco. Farne una questione morale però è sbagliato: i bimbi non hanno gli strumenti adatti per comprenderla e otterremo l’effetto opposto. Come fare allora a proporre una sana e valida educazione alimentare? Usiamo le nostre energie per preparare piatti sani ma al tempo stesso gustosi e accattivanti, e prendiamoli per la gola!

    Per questo, il mio consiglio è iniziare dalla cucina naturale. Ma che cos’è esattamente? Una delle definizioni più calzanti è questa: “una cucina che rispetta la natura degli alimenti e di chi dovrà consumarli”.

    Si tratta di una cucina particolarmente gustosa, che non esclude cibi e che predilige l’utilizzo di prodotti il meno lavorati possibile (ovvero i prodotti confezionati delle industrie alimentari), meglio se semi-integrali o integrali. Si preferiscono le proteine vegetali (per intenderci, quelle contenute nei legumi e nelle farine) ma senza escludere quelle animali. Inoltre, si fa largo uso di tutti quegli insaporitori naturali che danno gusto e carattere alle ricette: erbe, spezie, semi in generale, come quelli di lino o di girasole.

    Per ottenere buoni risultati vi consiglio di frequentare un corso di cucina naturale in cui imparare tecniche, ricette, valori nutrizionali dei cibi e loro stagionalità. Per farlo senza stress e in modo divertente vi suggerisco di cercare un corso di cucina su uno dei tanti portali di annunci presenti online. Il più famoso e completo per me è senza dubbio Bakeca.it: presente da più di dieci anni è un ottimo strumento per trovare in modo rapido e facile quello che stiamo cercando.

    Se per esempio, cercate dei corsi a Roma, non dovete far altro che arrivare sulla home del sito, impostare come città di riferimento Roma e poi, dal menu a sinistra, scegliere “Formazione” e di seguito “Corsi di Formazione Professionale”. Dalla pagina dei risultati, cliccate sul filtro “Turismo e Ristorazione”: otterrete una lista di tutti i corsi di cucina disponibili. Nel nostro caso, possiamo affinare maggiormente la ricerca scrivendo alcune parole chiave nella barra in alto: “cucina sana” o “vegetariana” oppure ancora “macrobiotica” etc. A questo punto, cliccando sul singolo annuncio avete la possibilità di leggere tutte le informazioni sul corso: sedi, orari, frequenze e costi e inoltre di contattare l’inserzionista se volete saperne di più.

    Vi auguro di iniziare al meglio questa bella avventura in cucina: una buona idea che farà felici voi e i vostri piccoli!

     

     

    Cari Nonni Super vi voglio bene…ecco un regalino per la vostra festa!

    Ieri 2 ottobre è stata la festa dei nonni, una festa che ritengo più che giusta visto che i nonni in moltissimi casi sono veri e propri angeli custodi che aiutano noi mamme nella gestione dei figli. Li accudiscono se siamo al lavoro, se abbiamo delle commissioni da fare o semplicemente se vogliamo prenderci un’ora per noi; li vanno a prendere a scuola, li accompagnano alle feste, ai corsi sportivi, sostituendoci più che degnamente. Se poi sono Nonni Super allora ti preparano pure cene take away che ritiri insieme a tuo figlio quando rientri dal lavoro e torni a casa!

    Ho avuto la fortuna di avere i nonni di mio figlio vicini durante i suoi primi tre anni di vita, e ora che abbiamo cambiato città ne sento profondamente la mancanza. E anche mio figlio la sente, anche se non lo dimostra. Ogni volta che li rivede osservo quanto siano importanti per lui… Quel modo tutto loro di giocare e di farsi le coccole. Quasi da suscitare invidia. D’altronde tutti i pomeriggi li trascorreva con loro mentre io e mio marito eravamo al lavoro… 

    Per questo sono certa che i nonni oltre che “comodi” per noi, siano un caldo nido pieno d’affetto per i nostri figli. Senza i nervosismi e la stanchezza che abbiamo noi mamme e papà.  E allora chissenefrega se qualche volta li viziano un po’.  Vogliamo dubitare che i nostri figli siano abbastanza intelligenti da non capire la differenza tra nonni e genitori?! 

    Insomma, in occasione di questa festa tutta meritata, io e mio figlio abbiamo fatto la valigia e siamo andati a trovare i nonni. Per festeggiare, abbiamo preparato per loro un piccolo e semplice regalino fatto a mano e ispirato all’idea di una mamma super creativa, Paola Michelino.  

    Tutto quello che occorre per il regalino è:

    Forbici
    Cartoncini colorati e bianchi
    Cartoncino zigrinato (lo trovate nelle confezioni di merende o fette biscottate)
    cannucce
    pennarello nero
    pastelli colorati
    colla
    scotch adesivo

    Ecco i modellini creati da Paola  
       

    Aiutandovi con la base di un bicchiere disegnate e poi ritagliate dei cerchi su un cartoncino preferibilmente rosa (o bianco da far colorare a vostro figlio/a in rosa);
    al centro disegnate occhi e naso col pennarello nero; la bocca potete ritagliarla dal cartoncino rosso o disegnarla e farla colorare da vostro figlio;
    ritagliàte la forma dei capelli e baffi dal cartoncino zigrinato e incollateli sulle facce;
    disegnate e ritagliate dei cuori su cui scrivere frasi d’auguri;
    infine con lo scotch attate i volti e i cuori alle cannucce

    Con un po’ di fantasia potete personalizzare l’idea, magari utilizzando quello che avete in casa e potete far realizzare direttamente ai vostri bimbi o creare insieme un regalino affettuoso per i nonni. 

    Mio figlio ed io l’abbiamo fatto così … 

     I 

    “Pagliacciate” per divertire i nostri bimbi…

     
    Care Mamme Super che abitate a Roma e dintorni, se dovete organizzare una festa ai vostri bimbi e cercate una forma di intrattenimento originale e divertente allora ecco la soluzione giusta per voi.  

    “LE PAGLIACCIATE ANIMAZIONE” si occupa da 14 anni di animazione per feste di bambini, cerimonie, spettacoli per bimbi, laboratori creativi e di teatro e nasce dalla fusione dell’esperienza teatrale, nello specifico delle tecniche “clown” e dell’animazione.
    Far ridere giocando è il suo scopo principale.
    Gli animatori, dai buffi nomi quali Carotina, Prezzemolo, Fiorellino, intrattengono i bambini con truccabimbi, micro magia, teatrino e palloncini scultura. Nelle loro animazioni si occupano di accogliere e coinvolgere ogni bambino attraverso il gioco e l’ironia.
    “LE PAGLIACCIATE ANIMAZIONE” realizza feste a tema, giochi all’aperto, caccia al tesoro, pignatte, feste con delitto, letture animate, spettacoli di micro magia comica e bolle, allestimento per la location della festa, con l’obiettivo di creare un evento su misura per ogni età ed esigenza dei bambini. A tale scopo è possibile richiedere laboratori creativi all’interno della vostra festa per renderlo un evento unico e indimenticabile
    “LE PAGLIACCIATE ANIMAZIONE si occupa inoltre di insegnamento nelle scuole: laboratori di teatro, laboratori di poesia e scrittura creativa, corsi di giocoleria, clown e circo.
    Alle mamme iscritte a Mamme Super verrà offerto uno sconto del 10% su tutti i servizi di animazione.
    Per contatti: Clown Carotina 328/4694923

      
      
      

    Un corredino neonato da Mamme Super

     Una mamma super del gruppo, Barbara, fa il bis dopo 4 anni…..ricorderà tutto quello che occorre per il piccolo in arrivo? E le future neo mamme saranno super-informate sul necessaire per il neonato?

    La presenza di un fiocco azzurro o di un fiocco rosa alla porta non è soltanto sinonimo di felicità e speranza, ma anche di tanta responsabilità in più per i genitori, soprattuto se novelli. Una nuova creatura sta per fare il suo ingresso in questo mondo caotico e imprevedibile, e sta a noi fare in modo che non le manchi nulla fin dal primo giorno. Allestire un “corredino neonatonon è un’incombenza facile, ma qualcosa a metà tra un lavoro a tempo pieno e un’arte. L’impegno e il tempo necessario sono infatti notevoli, così come l’importanza di elementi estetici nella scelta degli accessori da acquistare. Si tratta, insomma, di un lavoro per super mamme!

    Accessori di lungo corso: il seggiolone

    Iniziamo subito col dire che non tutti gli accessori per neonati propagandati come indispensabili, lo sono strettamente. In primo luogo perché molti di questi sono sempre più degli ibridi, pensati per poter svolgere in maniera adeguata (seppur non ottimale) il compito solitamente affidato a un altro. Altri accessori fanno parte del corredino neonato da tempo immemore: è il caso del seggiolone, che non a caso è il componente del corredo per bambini maggiormente tramandato di generazione e generazione. I vecchi modelli in plastica dura sono ancora perfettamente utilizzabili, anche se risentono sempre più la concorrenza di quelli moderni, più leggeri, ergonomici e regolabili. Spesso tra un seggiolone e il “suo” bambino si crea un certo feeling, un “effetto oasi”: per questo la possibilità di poterlo chiudere e portare con sé in vacanza e in trasferta non è da sottovalutare.

    I più in voga del momento: fasciatoio e fascia porta bebè

    Tra gli accessori del corredino neonato più “alla moda” del momento ci sono sicuramente il fasciatoio e la fascia porta bebè, e per motivi tutt’altro che banali, superficiali e passeggeri. Il successo del primo deriva da una semplice constatazione: nella nostra vita ci aspettano, in media, 5000 cambi di pannolino per ogni figlio. Non è quindi naturale voler investire su un accessorio in grado di accelerare l’operazione del cambio, e renderla più pratica e sicura? Le fasce porta bebè, invece, devono il loro successo a una serie di studi sull’attaccamento. Secondo questa teoria, favorire il contatto tra madre (o padre) e bambino nei primi mesi intensifica il legame tra loro, riducendo il pianto e favorendo sorrisi e lunghe dormite. Inoltre, portare il bambino in fascia (facendo attenzione a legarla correttamente) ci permette di avere le mani libere e di poterci dedicare ad altre incombenze.

    Tante altre cose da ricordare

    Del corredino neonato fanno parte, ovviamente, tanti altri vestiti e accessori. I primi, in particolare, dovranno essere acquistati anche in base alla stagione in cui verranno indossati, scegliendo di conseguenza tra cotone, lino, caldo cotone e così via. Ci sono, poi, prodotti che vanno ad esaurimento e devono essere continuamente rimpiazzati: ecco perché ricevere in dono una torta di pannolini è sempre un piacere! Ma forse questo Barbara, come tutte le mamme bis, lo ricorda….per le neomamme, invece, per tenere traccia di questa lunga lista, ed essere sicure di avere tutto l’occorrente anche fuori di casa, vi proponiamo questa pratica infografica. Un rapido confronto vi permetterà di accertarvi di non star dimenticando nulla di fondamentale!
      
    Auguri Barbara, auguri a tutte le bis- e neo- Mamme Super  in attesa!

    Festa della mamma 2015. Ecco come mamma che cosa è cambiato.

      
    Festeggio per la quarta volta questa festa, e mi rendo conto quest’anno più che mai di quanto la mia vita da  mamma mi stia cambiando, modellando di anno in anno, fuori, ma più di tutto dentro….allora mi domando: se non fossi mamma farei la stessa vita che faccio ora? Mi troverei nello stesso luogo in cui vivo ora? avrei fatto le stesse scelte di lavoro? Avrei coltivato gli stessi hobby? Forse no…  Ma questo non vuol dire che rimpiango il periodo che precede la mia maternità. Ciò che sto capendo sempre di più è che la maternità ha tirato fuori risorse che nemmeno conoscevo o pensavo di avere, e che più di tutto mi ha rimesso in contatto con la mia vera essenza, la mia natura, facendomi ritrovare parti di me che avevo messo da parte in nome di una realizzazione professionale a tutti i costi… Anche se ho lasciato diverse cose che prima di partorire pensavo mi rendessero felice, oggi, a distanza di 4 anni, mi sento più appagata dal “cambiamento” in nome di mio figlio e della mia famiglia.  Quelle scelte che in certi momenti mi sembravano rinunce, perdite, a volte errori, quegli eventi inspiegabili come il dolore, la malattia e la sofferenza, in realtà, senza trovare una riposta razionale e immediata, preparavano la strada a nuove occasioni di felicità… E non vuol dire che tutti i problemi si siano magicamente risolti, che non esista la stanchezza, che non ci siano difficoltà e che non perda mai la pazienza…quello che sta accadendo è che vedo tutto con occhi nuovi, una mente più lucida, un cuore più grande, uno spirito più sereno e soprattutto un’anima più libera….semplicemente perché ho assecondato il mio essere madre….

    Auguri a tutte le Mamme, quelle che sono cambiate, che continuano a cambiare e che non cambieranno mai…